Pipette da laboratorio: strumenti essenziali per precisione e affidabilità

Le pipette da laboratorio sono strumenti fondamentali per qualsiasi attività che richieda il trasferimento e la misurazione precisa di liquidi — dai laboratori di ricerca biologica e chimica ai reparti clinici, fino agli uffici acquisti che devono selezionare strumenti affidabili e performanti. In questo articolo trovi un’introduzione ai diversi modelli, un focus sulla micropipetta manuale (punto forte della nostra nuova linea di strumentazione da laboratorio), le applicazioni tipiche, come si usano correttamente, le pratiche di manutenzione e le FAQ più frequenti che il personale tecnico si pone.

Perché le pipette sono così importanti?

Le pipette assicurano precisione e ripetibilità nelle operazioni di dosaggio: un errore di pochi microlitri può compromettere un esperimento, una diagnostica o una produzione. Per questo la scelta, l’uso e la manutenzione corretta sono essenziali per qualità e conformità. Le best practice tecniche e le normative internazionali (es. ISO 8655 per la taratura delle pipette) sono la base per garantire risultati affidabili.

Tipologie principali di pipette (panoramica)

Tipo di pipettaCaratteristiche principaliVantaggi e limitiApplicazioni tipiche
Micropipette manuali (monocanale / multicanale, volume fisso o variabile)Pistone ad aria, volume regolabile o fisso, uso manuale, puntali usa-e-gettaOttima precisione; costi e manutenzione relativamente bassi; dipende dall’operatore per uniformitàRicerca molecolare (PCR, qPCR), biologia cellulare, analisi biochimiche, diagnostica clinica multilocale (piastre)
Micropipette elettronicheMotorizzazione del pistone, display digitale, funzioni preimpostate, spesso regolazione più fine, minor sforzo fisicoCosto più elevato; necessitano batterie / ricarica; manutenzione più complessa; maggiore sensibilità a condizioni ambientaliLavori con volumi molto piccoli, laboratori ad alta produttività, operazioni routinarie intense, laboratori clínici con carichi elevati
Pipette dispenser / repeaterConsentono erogazioni ripetute uniformi di aliquote da liquido voluminoso; a spostamento positivo in alcuni casiOttime per campionamenti multiple identici; possono essere manuali o elettronici; più complessi da pulire, adatti a liquidi non troppo viscosi (oppure con accessori specifici)ELISA, screening, plating in colture cellulari, test ambientali, applicazioni dove si ripete molte volte lo stesso volume
Pipette sierologiche / graduateGraduazioni visibili, volumi più grandi (ml); meno precise nei volumi minimi ma utili quando la precisione microlitro non è criticaEconomiche, semplici, ma non adatte per dosaggi estremamente precisi; rischio di errore umano maggioreColture microbiologiche, preparazione di reagenti in grandi volumi, uso didattico, media, soluzioni diluite
Pasteur (vetro / plastica)Tubicini di vetro o plastica con punta stretta, uso semplice; nessuna taratura fine, nessun pistoneFacilissime da usare, niente meccanica; ma poca precisione e nessuna regolazione; uso monouso spessoTrasferimenti semplici, prelievi visivi, microscopie, educazione, uso non critico dove la precisione non è alta

Micropipetta manuale: a cosa serve e come è fatta

La micropipetta manuale è un’unità piston-displacement: un pistone interno crea il vuoto che aspira il liquido nei puntali monouso. È regolabile (volume variabile) o fissa, singola o multicanale, e richiede l’uso di puntali appropriati per garantire precisione e prevenire contaminazioni.

Vantaggi della micropipetta manuale

  • Ergonomia studiata per ridurre la fatica dell’operatore (bassa forza di azionamento).
  • Componenti sostituibili (guarnizioni, O-ring, pistone) per una vita operativa più lunga.
  • Controlli qualità e taratura eseguiti prima della consegna.

Ambiti lavorativi dove si usano le pipette: esempi concreti

Per rendere l’articolo più rilevante a chi lavora nei vari settori, è utile descrivere dove e come le pipette sono usate in contesti specifici:

  1. Laboratori di ricerca accademica
    • Studi di biologia molecolare, genetica, microbiologia, biochimica.
    • Preparazione di reazioni PCR, trasfezioni, western blot, analisi enzimatiche.
    • Sperimentazioni con volumi molto bassi (µL), uso frequente di multicanale per piastre di 96/384 pozzetti.
  2. Diagnostica clinica e ospedaliera
    • Processi di estrazione RNA/DNA, preparazione di campioni per test sierologici, immunologici.
    • A volte pipettaggi su piastre per test rapidi o automazione, ma anche uso manuale critico quando i reagenti costano molto o sono limitati.
  3. Industria farmaceutica e biotecnologica
    • Controllo qualità, sviluppo di formulazioni, test tossicologici, produzione di farmaci biologici.
    • Richiede elevati standard, tracciabilità, conformità normativa, alto throughput e spesso uso di pipette elettroniche e dispenser automatizzati.
  4. Laboratori ambientali, agroalimentari, chimici
    • Analisi di residui, monitoraggio dell’acqua, del suolo, contaminanti chimici o biologici.
    • Spesso volumi molto variabili, uso di pipette graduate o diluitori, necessità di precisione e mini-errori, ma meno uso di multicanale in alcuni casi.
  5. Ingegneria clinica / uffici acquisti / gestione infrastrutture sanitarie / istituti di controllo
    • Valutazione delle apparecchiature da comprare: costi, ergonomia, assistenza post-vendita, ricambi.
    • Pianificazione dei piani di manutenzione/taratura, valutazioni di conformità normativa e certificazioni.
    • Monitoraggio dello stato degli strumenti nel tempo, gestione qualità, prevenzione di guasti o deviazioni che possono compromettere i risultati.

Tecnica d’uso corretta

Per garantire precisione e ripetibilità segui questi passaggi e consigli pratici:

  1. Impostare il volume sempre entro il range operativo del modello (non forzare la micropipetta oltre i limiti).
  2. Uso del puntale: inserire il puntale con un clic deciso; evitare puntali di bassa qualità che causano perdite o errori.
  3. Angolo e velocità costanti: tenere la pipetta a ~20° dall’asse verticale e aspirare/erogare con velocità costante per ridurre variabilità.
  4. Pre-wetting (condizionamento): aspirare ed espellere il campione 2–3 volte per stabilizzare la colonna liquida, soprattutto a volumi molto piccoli.
  5. Evitare contaminazioni: usare puntali filtranti quando possibile e non introdurre il cono della pipetta nel liquido (evita che il campione entri nello strumento).

Normativa di riferimento

Per garantire che le pipette forniscano misurazioni affidabili e siano certificate per uso in ambiti regolamentati, ci sono normative e standard tecnici da conoscere:

  • ISO 8655 (diverse parti) è lo standard internazionale per pipette a pistone, dispenser, burette, siringhe di precisione. Copre aspetti come accuratezza, precisione, range operativo, procedure di taratura, errori sistematici e casuali.
  • Versione aggiornata: la parte ISO 8655-10:2024 è molto recente e completa la serie normativa, aggiornando procedure di verifica e taratura.
  • ISO/IEC 17025: per laboratori che effettuano tarature e prove metrologiche accreditate; garantisce competenza tecnica, tracciabilità, incertezza di misura, documentazione.
  • Norme nazionali / accreditamenti: in Italia, organismi come ACCREDIA offrono servizi di taratura certificata delle pipette conformi ISO 8655.
  • Buone pratiche di laboratorio (GLP, GMP, norme di qualità ISO 9001, ecc.): in molti casi, per la produzione farmaceutica o laboratori diagnostici, si richiede che le pipette siano tarate regolarmente, con documentazione, verifiche di performance, manutenzioneprogrammata.

Manutenzione e calibrazione: cosa serve sapere

La manutenzione è un aspetto critico per mantenere precisione e affidabilità. Le attività si dividono in manutenzione di routine in-lab e tarature/assistenza periodica.

Attività giornaliere / settimanali (in-lab)

  • Pulizia esterna con panno non abrasivo.
  • Controllo visivo di usura puntale, del cono e perdita di pistone.
  • Test rapidi di performance con acqua e bilancia (gravimetrico) per verificare deviazioni immediate.

Taratura e manutenzione professionale

  • Standard comune: molte linee guida e produttori consigliano una verifica/taratura ogni 3–12 mesi, in funzione dell’intensità d’uso e del settore (GLP/GMP richiedono intervalli più brevi). Per laboratori di ricerca, 6 mesi è uno standard diffuso; per ambienti regolamentati o uso intensivo, 3 mesi o anche mensile possono essere richiesti.
  • Metodo di taratura ISO: la taratura gravimetrica secondo ISO 8655 è il metodo di riferimento (pesare l’acqua erogata e convertire massa → volume usando la densità a temperatura controllata).

Ricambi e riparazioni Sostituzione di guarnizioni, O-ring e pistoni è normale e previene errori; i ricambi originali assicurano performance e compatibilità. Offriamo un servizio di assistenza e pacchetti di manutenzione programmata per i nostri strumenti brandizzati.

Domande frequenti (FAQ)

Quanto spesso devo calibrare le pipette?
Dipende dall’uso: per laboratori di ricerca 6–12 mesi; per GLP/GMP 3–6 mesi; per uso intensivo o critico, anche mensilmente. Monitorare con test interni può permettere di intervenire prima.

Posso tarare in-house o devo inviarle a un laboratorio?
È possibile fare test rapidi in-lab (gravimetrico) ma la taratura certificata per audit dovrebbe essere fatta da un laboratorio accreditato o da tecnici qualificati.

Quali sono gli errori più comuni?
Uso angolato, velocità irregolare, puntali non corretti, perdita o usura delle guarnizioni. Molte di queste problematiche sono prevenibili con formazione e manutenzione.

Meglio puntali originali o compatibili?
Puntali originali o di qualità comprovata riducono il rischio di perdite e variabilità; i compatibili vanno scelti con cura e testati con il proprio modello.

Conclusione

Le pipette sono strumenti critici: investire in prodotti di qualità, formazione degli operatori e un piano di manutenzione/taratura riduce errori, incrementa l’affidabilità dei risultati e tutela conformità regolatorie. Se vuoi approfondire il nostro modello manuale — caratteristiche tecniche, test di precisione, opzioni di personalizzazione con logo, o pianificare un contratto di manutenzione — contattaci: possiamo inviarti schede tecniche, certificati di taratura e preventivi dedicati.