Giornata Mondiale dell’Ambiente: Come smaltire correttamente frigoriferi e congelatori scientifici

Introduzione

Il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, un’occasione per riflettere sull’impatto delle nostre attività sul pianeta. Nel contesto sanitario e dei laboratori scientifici, uno degli aspetti più delicati e sottovalutati riguarda lo smaltimento delle apparecchiature obsolete, in particolare frigoriferi e congelatori scientifici.

Questi strumenti, fondamentali per la conservazione di farmaci, campioni biologici e reagenti, contengono gas refrigeranti, materiali elettronici e componenti pericolosi che richiedono uno smaltimento conforme a normative specifiche.

In questo articolo approfondiamo:

  • La normativa italiana ed europea (RAEE, gas fluorurati, ritiro e responsabilità estesa del produttore)
  • I rischi ambientali legati a una gestione scorretta
  • Le buone pratiche per ingegnerie cliniche, laboratori e farmacie
  • Gli obblighi di aziende fornitrici, manutentori e operatori del ritiro

Normative di riferimento: RAEE, FGAS e regolamenti europei

RAEE: Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche

I frigoriferi e congelatori scientifici rientrano nella categoria dei RAEE professionali. Secondo il D.Lgs. 49/2014, che recepisce la Direttiva Europea 2012/19/UE:

  • I detentori (ospedali, laboratori, farmacie) sono responsabili di consegnare l’apparecchiatura a operatori autorizzati.
  • I produttori e i distributori hanno l’obbligo di ritiro gratuito in caso di “uno contro uno” (sostituzione con apparecchiatura nuova).
  • Gli apparecchi devono essere tracciati e smaltiti da centri accreditati.

FGAS e Regolamento (UE) 2024/573 (ex 517/2014)

Molti frigoriferi da laboratorio utilizzano gas refrigeranti fluorurati (HFC, HCFC), responsabili dell’effetto serra. Con il nuovo Regolamento UE 2024/573, l’uso di gas con alto GWP (Global Warming Potential) è sempre più limitato:

  • È vietata la messa in commercio di apparecchi contenenti determinati FGAS ad alto impatto.
  • Le apparecchiature in uso devono essere manutenute e smaltite da tecnici certificati.
  • Il recupero dei gas deve avvenire prima dello smantellamento.

Materiali riciclabili: quali componenti valorizzare nel recupero

Uno degli aspetti fondamentali nello smaltimento sostenibile è la possibilità di recuperare e riciclare una parte significativa dei materiali contenuti nelle apparecchiature da laboratorio. Le strutture sanitarie e i fornitori hanno il compito di valorizzare questi materiali attraverso il corretto conferimento.

Ecco i materiali più facilmente riciclabili:

🔹 Acciaio inox e metalli ferrosi – spesso usati per la struttura portante di congelatori, centrifughe e cappe. Sono tra i materiali con il più alto tasso di riciclo.

🔹 Alluminio – presente in telai leggeri o componenti interni: 100% riciclabile, può essere rifuso infinite volte.

🔹 Plastica tecnica (ABS, PP, PVC) – utilizzata per pannelli, display e involucri. Può essere recuperata e impiegata in nuovi processi produttivi, se correttamente separata.

🔹 Vetro temperato o borosilicato – usato in sportelli di congelatori o camere di incubatori, è valorizzabile in processi industriali specifici.

🔹 Schede elettroniche e componentistica – contengono metalli preziosi (rame, oro, argento) e devono essere affidate ad impianti specializzati.

Nota importante: i materiali compositi o contaminati (es. plastiche in contatto con sostanze chimiche) devono seguire canali dedicati o essere trattati come rifiuti speciali.

Cosa fare prima dello smaltimento: checklist per le strutture sanitarie

Prima di procedere allo smaltimento, ingegneri clinici, tecnici di laboratorio o farmacisti devono verificare:

✅ La presenza di gas refrigeranti e il tipo (HFC, R134a, R600a, ecc.)
✅ L’etichettatura ambientale del produttore
✅ Lo stato di conservazione dell’apparecchiatura (funzionante/non funzionante)
✅ La disponibilità di un piano RAEE interno per i rifiuti professionali
✅ La stipula di contratti di ritiro con operatori accreditati

Importante: la rimozione dei gas deve essere effettuata prima dello smaltimento finale. È vietato abbandonare o smontare i dispositivi senza autorizzazione.

Buone pratiche per lo smaltimento ecosostenibile

Per ridurre l’impatto ambientale e restare in regola con le normative, ecco alcune buone pratiche consigliate alle strutture sanitarie e ai laboratori:

1. Prediligere apparecchiature con gas naturali

Molti produttori offrono frigoriferi da laboratorio che utilizzano gas naturali come R600a o R290, con GWP molto basso. Questi gas sono meno dannosi per l’ambiente e spesso migliorano l’efficienza energetica.

2. Attivare la raccolta RAEE professionale

Ogni struttura dovrebbe avere un referente ambientale o collaborare con il team di ingegneria clinica per gestire il ciclo di vita delle apparecchiature, incluso il ritiro certificato RAEE.

3. Conservare la documentazione

È essenziale mantenere:

  • Dichiarazioni di conformità RAEE
  • Certificati di ritiro/recupero gas
  • FIR (Formulario Identificativo dei Rifiuti), se richiesto

4. Manutenzione programmata da tecnici certificati FGAS

Una manutenzione periodica riduce il rischio di perdite e garantisce un recupero sicuro al momento dello smaltimento. Verificare sempre che i manutentori siano certificati FGAS.

5. Promuovere la circolarità

Valutare il riuso o rigenerazione dei dispositivi se in buone condizioni. Alcuni fornitori offrono programmi di “refurbished” per apparecchiature ancora funzionanti.

Obblighi dei fornitori e produttori: la responsabilità estesa

Cosa prevede la normativa

Il principio della responsabilità estesa del produttore (EPR) impone ai produttori e distributori di:

  • Finanziarie il ritiro e trattamento dei RAEE
  • Organizzare sistemi di raccolta per i clienti
  • Fornire informazioni chiare su smaltimento e componenti pericolosi

Questi obblighi sono sanciti dal D.Lgs. 49/2014, allegato IV, e coordinati dal Centro di Coordinamento RAEE.

Il ruolo dei fornitori nella filiera sanitaria

I fornitori devono:

  • Fornire documentazione ambientale e marcatura RAEE
  • Offrire ritiro “uno contro uno” gratuito
  • Collaborare con trasportatori e smaltitori autorizzati
  • Supportare il cliente nella gestione dei rifiuti

Il ritiro delle apparecchiature: chi può farlo?

Solo aziende autorizzate all’intermediazione e trasporto dei RAEE professionali possono effettuare il ritiro. Le strutture sanitarie devono assicurarsi che:

  • L’operatore abbia iscrizione all’Albo Gestori Ambientali (categoria 8 e 10)
  • Venga compilata la documentazione di trasporto e destinazione finale
  • Sia tracciabile la destinazione dei materiali smaltiti (recupero/riciclo/discarica)

Sanzioni per smaltimento scorretto

Lo smaltimento improprio di frigoriferi o congelatori scientifici comporta sanzioni amministrative o penali. Alcuni esempi:

  • Fino a 3.000 € per mancata raccolta RAEE
  • Fino a 26.000 € per rilascio non autorizzato di gas fluorurati
  • Responsabilità civile e penale in caso di danni ambientali

Conclusione: scienza e ambiente possono coesistere

In un mondo in cui sostenibilità e salute pubblica devono procedere insieme, anche lo smaltimento delle apparecchiature scientifiche richiede attenzione, competenza e responsabilità condivisa tra strutture sanitarie, produttori e operatori del settore.

La tracciabilità dei RAEE, il recupero dei materiali riciclabili e la gestione sicura dei componenti pericolosi sono elementi chiave per ridurre l’impatto ambientale.

💚 In questa Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025, costruiamo insieme un modello di scienza che rispetta il futuro. Ogni laboratorio, farmacia, ospedale o azienda sanitaria può fare la sua parte.